Dante profeta di speranza


Il 26 febbraio siamo andati a piazza Plebiscito a vedere la mostra sul Purgatorio della Divina Commedia di Dante Alighieri. Alcuni studenti di scuola secondaria ci hanno fatto da guida. Dopo aver ripulito con le acque del fiume la faccia sporca dai fumi dell'inferno, Dante incontra vari personaggi uno di questi, Manfredi, era stato scomunicato dal papa per andare in paradiso doveva trascorrere altri 30 anni in Purgatorio. C'erano i morti di morte violenta che chiedevano incessantemente le preghiere di intercessione. Dante e il poeta Virgilio, che gli faceva da guida, incontrarono Sordello che abbracciò Virgilio riconoscendolo come compatriota. Dopo si ritrovarono nella cornice dei superbi dove gli venne cancellata la P cioè il peccato della superbia. Nella cornice degli invidiosi Dante venne interpellato da due anime che erano sorte lungo il fiume. Quando si ritrovarono nella cornice degli iracondi incontrarono l'anima di Marco Lombardo. Nella cornice degli avidi Dante lanciò una maledizione contro la cupidigia e durante il cammino incontrarono altre anime tra cui anche un suo vecchio amico che gli raccontò che i golosi dovevano sentire l'odore dell'acqua e del cibo e più li toccavano più dimagrivano. Dopo Dante e Virgilio passarono nella cornice dei lussuriosi dove era punito un amore corrotto perché l'amore deve essere verso Dio. Dopo aver superato i lussuriosi Dante doveva superare una barriera di fuoco ma aveva paura ma dopo che Virgilio gli disse che oltre quella barriera c'era Beatrice non ci penso due volte che subito la oltrepassò. Dopo incontrarono Matelda la dea che rappresentava la purezza poiché senza peccato originale. Dante si girò per cercare Virgilio ma non c'era più così dovette continuare da solo. Beatrice appena vide Dante era scontenta perché capì che Dante aveva sporcato l'amore verso di lei pensando ad altre donne. Nei tempi di Dante la chiesa era considerata il sole e l'impero la luna e Dante nell'ultimo canto completo la purificazione nelle acque di Enule. Alla fine dell'incontro la professoressa Marmo ci ha spiegato che il purgatorio dà la speranza e la possibilità di riconciliarsi con Dio dopo essersi pentiti e aver passato un periodo di tempo a purificarsi Il purgatorio è stata una scoperta anche per gli adulti perché l' inferno e il Paradiso non hanno un tempo in cui potersi riscattare dai peccati invece il purgatorio ti dà questa possibilità. Si tratta di una cantica umana e nel purgatorio ci sono varie parole chiave cioè: Misericordia, Tempo, lavoro e libertà. Misericordia deriva dal latino e al suo interno c'è una piccola parola "cor" che vuol dire che le anime si possono salvare anche nell'ultimo istante. Tempo cioè il cambiamento che e importante nel presente nel Qui e Ora . Ci ha anche detto che questo cantico è il cantico della pazienza di Dio. L'opera di Dante si chiama exemplum (esempio) e serve a noi per il nostro cammino umano. Lavoro cioè l'impegno che significa alzarsi le maniche e fare il proprio compito. Libertà cioè il nostro libero arbitrio che ci consente di scegliere tra il bene e il male. Per me è stata una bellissima esperienza conoscere questa bellissima opera: l'anno scorso l'inferno quest'anno il purgatorio e spero l'anno prossimo il Paradiso. Ringrazio la maestra Angela Ristaldo e la maestra Mena Bovino per averci accompagnati in questa esperienza istruttiva e soprattutto indimenticabile. Anna Cortese.

Dante si trovava sulla spiaggia del Purgatorio. Per proseguire era necessario che Virgilio ripulisse il viso sporco di peccati di Dante. Dante cominciò ad incontrare le prime anime, tra cui un suo vecchio amico, che faceva il cantante a Firenze, ma quando provò ad abbracciarlo gli passò attraverso perché, ovviamente, le anime erano molto più leggere rispetto al corpo. Nel sesto canto i morti di morte violenta chiedevano incessantemente le preghiere di intercessione; qui incontrarono Sordello, che abbracciò Virgilio riconoscendolo come compatriota. Dante, Virgilio e Sordello si ritrovarono di fronte ad una scena terrificante che si ripeteva ogni sera: arrivavano due angeli e quando arrivava il serpente tentatore lo mettevano in fuga. Nel decimo canto Dante si ritrovò davanti tre bassorilievi ed il tema principale era l'umiltà. Nell'undicesimo canto si trovavano i superbi, che camminavano con un blocco di mattoni sulle spalle dicendo il Padre Nostro e il loro dialogo era un'occasione per una profonda riflessione sulla fama. Nel dodicesimo canto Dante e Virgilio si ritrovarono sempre sulla cornice dei superbi, Dante camminava a testa bassa, osservando i bassorilievi, quando poi apparve un angelo passando un'ala sulla fronte di Dante. Nel quattordicesimo canto si trovano sulla cornice degli invidiosi, dove Dante venne interpellato da due anime che sorgevano lungo il fiume Arno che tracciarono un quadro orribile. Nel sedicesimo canto Dante e Virgilio si trovarono sulla cornice degli iracondi, dove incontrarono l'anima di Marco Lombardo, a cui Dante chiese se fosse vero che il male che sembrava dominare la terra dipendesse dal fato o fosse una scelta voluta. Sulla quinta cornice stanno gli avidi, sdraiati sul terreno, dove in vita hanno dato troppa importanza a cose materiali. Nell ventiduesimo canto Virgilio, Dante e Stazio, si avviarono verso la sesta cornice e qui incontrarono le anime dei golosi. Nel 25° canto i tre stavano oltrepassando la cornice dei golosi e si ritrovarono tra i lussuriosi, ovvero coloro che desideravano un amore molto passionale quando invece l'amore doveva essere per Dio. Per arrivare al Paradiso, l'angelo gli disse che doveva oltrepassare una barriera di fuoco, Dante ovviamente era impaurito, finché non vide una mano: c'era Beatrice, ma ovviamente non era reale ma era solo uno stratagemma per far oltrepassare quella barriera a Dante. Nel 30° canto Virgilio abbandonò Dante perché non poteva accompagnarlo fino al paradiso in quanto non era battezzato. Ai tempi di Dante la chiesa era rappresentata come il sole e l'impero come la luna ma per lui sia la luna che il sole erano molto importanti. Dante infine si ritrovò nel fiume Noè dove finì la sua purificazione. Il Purgatorio dà la speranza di riconciliarsi a Dio, ovvero ripulirsi dai peccati commessi. ~Anna De Francesco

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