E' SEMPRE L’ 8 MARZO : CELEBRIAMO LE DONNE, MA NON DIMENTICHIAMO QUANTA VIOLENZA ANCORA SONO COSTRETTE A SUBIRE

La Giornata Internazionale dei Diritti delle Donne rappresenta un'opportunità per riflettere sulla disuguaglianza di genere e sulle sfide ancora presenti nel 2025

di Guido Spina e Gabriele Scarpino

La violenza nasce come una minaccia. La violenza, per esistere, deve includere tre tipi di concetti: intenzionalità, forza e eccesso. Una violenza avviene cioè quando viene fatto un atto di forza eccessivo e con l'intenzione di fare del male. Ciò avviene soprattutto sulle donne che subiscono spesso violenze per motivi come: estrema gelosia, possessività, isolamento, atteggiamenti svalutanti e dipendenza economica. La violenza domestica e i femminicidi, rappresentano ancora una grave emergenza sociale. Questo non è normale! Drammatico è il fatto per esempio che addirittura l'80% dei giovani si permette di infastidire anche fisicamente le donne senza il loro consenso senza ritenerlo un problema.

Fortunatamente la Legge del 19 luglio del 2019, Legge n. 69 chiamata "Codice Rosso", è intervenuta sul Codice Penale, cioè sulla procedura delle pene e delle punizioni per chi commette reati, per tutelare e difendere tutte le vittime di violenza domestica e di genere, è una Legge italiana, insomma, che rafforza la tutela di tutti le vittime di maltrattamento, violenze, persecuzioni e lesioni solo perché sono donne. Se le giovani generazioni devono essere protagoniste del cambiamento, allora facciamolo perché tutto ciò non è normale! Noi della Scuola Scherillo speriamo in un futuro dove l'8 marzo sia solo una festa di mimose e allegria per tutte le donne e gli uomini insieme.

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